Scopriamo insieme il progetto del collegamento Cervinia Champoluc, un sogno che ci auguriamo veda a breve la luce.
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Il progetto
Stanno cominciando a trapelare dettagli più chiari sul maxi progetto di Collegamento Cervinia Champoluc e Monterosa Ski, un progetto non solo Italiano ma che vede anche Zermatt protagonista per collegare gli impianti del Monterosa ski a quelli del Cervino creando cosi’ un maxi comprensorio, il terzo al mondo con oltre 500 chilometri di piste.
Il masterplan è stato consegnato, primo passo concreto verso la realizzazione di un sogno che comunque non vede tutti d’accordo, anzi.
Legambiente è ostile considerandolo molto dannoso per l’ambiente, quindi prevedibile una grossa battaglia ammesso e non concesso che i soldi per realizzarlo alla fine si trovino davvero.
L’investimento previsto è di circa 50 milioni di euro.
Il tracciato del possibile collegamento Cervinia Champoluc
Ma torniamo a parlare del progetto: eccovi di seguito una simulazione con il tracciato del collegamento.
Eccovi di seguito alcuni estratti da un articolo de La Stampa firmato da Enrico Martinet dal titolo “La super-funivia che regalerà la sciata infinita” che spiega molto bene il progetto e lo stato di avanzamento in cui si trova:
Una tessera di un puzzle mai osato comporre che potrebbe formare un «disegno» sulle nevi di 530 chilometri di piste, intorno al Monte Rosa e lasciando come testimone verso il Nord Ovest sua maestà il Cervino. Otto chilometri in un vallata singolare e protetta dal punto di vista ambientale che si chiama Courtod (Ayas-Champoluc) e finisce laddove le guglie tra Valtournenche e Cervinia sono pallide e fanno il verso alle Dolomiti.
Le polemiche
E ancora ecco altri dettagli:
Se così sarà le funivie che oggi partono da Alagna Valsesia, passano per Gressoney e Ayas e formano il Monterosaski, chiuderanno un circolo fino a Zermatt, attraverso le piste e gli impianti di Valtournenche e Cervinia. E sarà il terzo al mondo, in attesa che si concretizzi una nuova stazione sciistica in Colorado, annunciata come un’enormità e destinata a essere la regina, scalzando l’attuale che è canadese. Sulla strada dei «se» uno degli ostacoli è quello ambientale. Il vallone Courtod o Cime Bianche comincia a Frachey, frazione della valdostana Ayas-Champoluc, a poco meno di 1700 metri e sale fino ai 3000 del Colle Superiore delle Cime Bianche, dove già arrivano due impianti dal versante Valtournenche-Cervinia. Legambiente ha già scritto nero su bianco il suo «no», sottolineando come «si rovinerebbe il versante meridionale del Monte Rosa».
L’articolo si sofferma in particolare sulle nuove piste che verrebbero create e sul relativo impatto ambientale:
Ciò che ipotizziamo ha un danno limitato all’ambito paesaggistico, ma con il tipo di funivia prevista, due tronconi con stazione centrale, e campate lunghe con pochi piloni non sconvolgiamo il territorio. Nessuna strada è prevista e noi stessi abbiamo sottolineato come sia improponibile, proprio per l’impatto ambientale, una pista di sci nella parte più bassa, mentre in alto l’intervento sarebbe comunque limitato con un tracciato non più largo di 20 metri».
I piloni saranno tra 4 e 5 e il modello della funivia sarebbe il moderno «3S»: cabine da 35 posti. Il costo è intorno ai 65 milioni. Del progetto fanno parte le tre società dei comprensori sciistici (Zermatt, Cervino e Monterosaski) che hanno introiti annuali di 918 milioni. La funivia in due tronconi è giudicata la soluzione migliore, dopo aver scartato un collegamento diretto a Plateau Rosa da Ayas, uno verso Valtournenche con altri impianti e una funicolare interrata sempre nel vallone Courtod dal prezzo proibitivo: 250 milioni.
La nostra opinione
Ovviamente noi riteniamo che se il progetto venisse effettivamente realizzato, potrebbe portare grandi benefici a tutta la zona interessata con una grande aumento dei turisti anche dall’estero attratti dal fascino dei megacomprensori che forse colpisce meno noi italiani ma ha invece un forte appeal sulla clientela estera.
Lo stesso obiettivo che prevede la nuova funivia Testa Grigia Matterhorn Glacier Paradise.
Lasciateci il vostro parere nei commenti, il Collegamento Cervinia Champoluc è un tema molto interessante!
Scoprite meglio la zona
Eccovi intanto altri articoli per conoscere al meglio la zona:
- Sciare a Zermatt: meteo, piste e impianti
- Sciare ad Alagna Valsesia – MonteRosa Ski
- Antagnod
- Rifugio Ferraro a Champoluc in Val D’Ayas
- Hotel Lo Scoiattolo a Gressoney Trinitè
- Recensione Ellex Hotel a Staffal – Gressoney La Trinitè
- Centro benessere Monterosa Terme di Champoluc
- Royaume du Cervin
- Valtournenche: meteo, impianti e descrizione delle piste
- Nuova seggiovia Moos a Staffal nel Monterosa ski
Speriamo che si faccia questo collegamento,in modo di avere un mega comprensorio, tipo le Trois Vallè. Ma altresi spero che non facciano più funivie, visto che in Valdaosta hanno queste malinconie, che secondo loro le funivie danno lustro alla stazione sciistica( ad esempio quella stupidissima funivia a Gressoney, inutile e dove si deve scarpinare prima e dopo l'impianto. Meglio un ovetto oggi che una funivia domani.
Sei il solito. la montagna è stata già abbastanza violata, non c'è bisogno di gigantismo, tranne per quelli come te che l'hanno piccolo.
L'operazione è assolutamente da fare!
Se l'Italia continua a bloccarsi davanti a utili investimenti turistici come questo, come potrà competere con gli altri paesi? Basta con Legambiente, WWF e compagnia cantando, hanno parlato troppo e bloccato troppi progetti! Ora basta!
io penso che l'operazione sia fantastica dal punto di vista sciistico.ma poi entreranno in scena interesse: primo ambientalistico e poi (edilizio).nel senso che alcune stazioni sciistiche ci guadagneranno e altre ci perderanno,per il valore delle case.
assolutamente favorevole al progetto e contrario a Legambiente: alle marmotte non gliene frega niente se per i loro prati passa una pista o meno!
Semplicemente grandioso: unire le due zone di Cervinia, Zermatt e Valtournenche con Champoluc, Gressoney e Alagna creerebbe un comprensorio fantastico.
Progetto assolutamente da realizzare, così come e' necessario rinnovare gli impianti di champoluc molto vecchi e in particolare l'impianto Mandria che non sopporta altri aumenti dI traffico!
Finalmente qualcosa di serio anche in Valle, che rilancerebbe il Turismo!
Assolutamente da fare! Un passo importante per non restare indietro rispetto al resto del mondo. Già cervinia-zermatt è un importante comprensorio e con l'aggiunta del monterosa diverrebbe un vero paradiso sciistico.
Trovo che questa opera rappresenterebbe un danno devastante, non limitato, per l'ultimo vallone non antropizzato dell'alta Ayas, al servizio di interessi prettamente stranieri e nel nome di una mentalità di "sviluppo economico" superata da decenni. Chiunque ami la vera montagna, non certo le piste da sci o la montagna "addomesticata" stile luna-park, non darebbe mai la propria approvazione ad un progetto simile in un'area naturale protetta – mentre la Regione al momento ha problemi seri e contingenti da risolvere, quali l'accesso autostradale più caro d'Italia, la rete ferroviaria fatiscente e da riammodernare. La cosa che più mi irrita non è la prospettiva di devastare una terra stupenda, di proseguire con questa mentalità di devastazione delle Alpi e delle terre alte nel nome del denaro, bensì che si continui a ripetere che sarà fatto nel "rispetto dell'ambiente". Solo venti metri di pista, nessuna strada, pochi piloni, e chiunque sia contrario è un cattivo-cattivo "ambientalista" ribelle contrario al progresso.
Sono contrario è un approccio al turismo di montagna obsoleto
Condivido totalmente il progetto.
Se veniva fatta dieci anni fa magari tutti gli albergatori erano un po' meno in crisi…
Ritengo invece che sia un approccio moderno, basta cementificazione diffusa e gente dappertutto, ovvero puntare su pochi grossi poli antropizzati quanto si vuole e smantellamento di medi e piccoli centri, lasciando parte del terreno recuperato ad un turismo più di tipo naturalistico ed eventualmente a buon mercato e parte solo alla natura.
Sicuramente aiuterebbe ma non basta per attrarre turisti. Vanno completamente rinnovatti gli albeghi e tutte le strutture turistiche. Alto Adige docet!!
Magari fosse vero..
Io ho 46 anni e spero di riuscire a provare in tempo questo collegamento…
Per me l'impianto va fatto non solo per unire i due comprensori ma anche per avere una grande alternativa nel nord ovest allo splendido comprensorio del Sellaronda. Inoltre si favorirebbe il turismo anche estivo su alcune delle cime tra le più alte e belle d'Europa.
Molti dubbi sull'utilità di un impianto come questo che porterebbe ulteriore congestionamento a strutture già al limite come quelle di Ayas (parcheggi già saturi, impianti sottodimensionati come quello della Mandria, paesi già affollati…). Il comprensorio del Monterosaski è già ampio e godibile come è adesso, perché rischiare di portarlo al collasso? Con anche tante preoccupazioni sull'impatto ambientale di uno splendido vallone come quello delle Cime Bianche..
speriamo sarebbe un sogno non è vero che a noi italiani non siamo interessati ai mega comprensori ne è un esempio con migliaia di presnze sulle piste della sella ronda
Ritengo che i verdi e lega ambiente siano solo dei maledetti rompiscatole blocca progetti.Possibile che nella vicina Francia appena passato il San Piccolo San Bernardo si possano tracciare piste nuove nelle pinete e costruire nuovi impianti? Eppure gli animali ci vivonolo stesso!!!
Dal punto di vista sciistico sarebbe meraviglioso, ma la montagna non vive solamente sullo sci. Da un lato gli impianti vecchissimi di Champoluc non sono in grado di gestire già il traffico attuale, dall’altro ci sono possibilità di sviluppo nelle aree già interessate dagli impianti. di certo l’Ayas farà un passo da gigante nel turismo invernale, ma un passo indietro su quello estivo che si basa su paesaggio e territorio e non sui mega comprensori. Molti comprensori hanno capito che basare il proprio futuro solamente sul turismo invernale non è lungimirante, vedasi AdamelloSki che sta investendo un mare di soldi in estivo e riqualificazione del paesaggio.
Il Monterosaski è spesso chiuso per vento e non ha pochi problemi, ha ancora impianti molto vecchi che richiedono investimenti. È un comprensorio molto bello ma diffuso, ho la sensazione che sia una scelta come la funifor per punta Indren: un sogno che si realizza (bellissimo) ma senza ragionare sul “dopo”.
Sul fatto della valle protetta, è protetta… quindi almeno la pista non la farei proprio (anche perché per fare una schifezza e rovinare un pezzo di montagna, è meglio fare il collegamento e basta) e si risparmiano parecchi milioni sia per il tratto di pista, sia per l’intermedia (e sarebbero anche meno piloni) Almeno resta qualche quattrino per ammodernare gli impianti vecchi.
Gli impianti non inquinano e le piste non deturpano niente.
Basta prendere l’esempio di Zermatt o del Dolomiti Superski, dove il carosello sciistico ha mantenuto una buona originalità dei territori, grazie ad infrastrutture poco impattanti ma molto efficienti.
Con la difficoltà economica attuale, ed il crollo della produzione nazionale, è evidente che si debba sviluppare il turismo e questa può essere una grande opportunità, che porterebbe occupazione ed il recupero delle baite abbandonate esistenti.
Ciò che rovina sono i parcheggi asfaltati, i residences moderni, i centri commerciali,
le strutture di cemento, la musica alta che esce nei rifugi o dagli altoparlanti sui pilastri delle seggiovie.
Perciò ben vengano questi investimenti per muovere l’economia, però prendiamo l’esempio da chi ha saputo fare bene, con il rispetto che si deve al nostro paesaggio.
“gli impianti non inquinano e le piste non deturpano niente”; come si fa a dire una scemenza del genere? il turista amante della natura che percorre la montagna nel periodo estivo si trova a fare una gimkana tra piste-stradoni in cui la vegetazione non torna più, larghi solchi lasciati dall’abbattimento di boschi, cannoni sparaneve e reti di protezione di plastica rossa, bacini artificiali per l’innevamento, srade carrozzabili per l’accesso dei mezzi meccanici ad alta quota. Il turista-sciatore non è l’unico fruitore della montagna, e deve rispettare anche il turista estivo, che vorrebbe godere della natura naturale. Chi è stato alle Cime Bianche prima che arrivassero gli impianti dal versante di Cervinia a deturpare la natura si rende conto della irreversibilità di questi interventi, soprattutto alle alte quote. Inoltre il collegamento proposto servirebbe soprattutto al comprensorio di Cervinia, e richiederebbe un aumento della ricettività di Ayas, che già sta scoppiando, con il risultato di nuove costruzioni, nuovi parcheggi, intasamneto delle strade, eccetera.
Amere la natura significa anche rispettarla, e non sfruttarla indiscriminatamente per guadagno o effimero divertimento
dopo anni di chiacchere (almeno 4) a che punto siamo? ancora alle chiacchere!!
A settembre gli Svizzeri inaugureranno la tecnologia e impresa italiana, con un investimento di 52 M.
Dal prossimo anno inizieranno i lavori finali per la nuova funivia Plateau-Piccolo Cervino …. e ancora c’è chi ricorda “Cime Bianche prima che arrivassero gli impianti dal versante di Cervinia” … scusa MicheleM, ma quanti anni hai??
Amo la Valle d’Aosta più del Trentino proprio perchè la montagna è accessibile solo a chi la ama veramente e fatica per raggiungere certe quote…. non facciamo diventare la montagna un parco giochi per chiunque, ci vuole rispetto e passione, sono questi i divertimenti veri. La natura va rispettata, di comprensori sciistici ne siamo pieni…. per favore no!
Non è questo il modo di incentivare il turismo, qui il turismo regna sovrano già adesso.
a parte che quella vallata è la più brutta, qualche pilone e una pista non danneggiano niente.
siamo una nazione che ha bisogno del turismo e del lavoro non delle crociate in difesa del nulla.
forse chi parla vive di assistenzialismo, la natura va gestita e non imbalsamata in attesa dei disastri.
tutti hanno diritto di godere della montagna anche i disabili……. o forse no?
educhiamo al rispetto e alla tutela non all’integralismo.
saluti a tutti
Assolutamente favorevole. Io abito a valtournenche e noi in montagna viviamo grazie al turismo.
Per noi sarebbe un’occasione da non perdere per rimanere al top del turismo internazionale.
Da amante dello sci sono favorevole, sciare da Cervinia ad Alagna sarebbe un sogno. Speriamo di realizzarlo.
va educata la gente a non imbrattare la montagna, ma gli impianti servono a riqualificare le valli.
Guardare il Dolomitisuperski per capire quanto benessere ha portato in quelli valli con una moltitudine di impianti e senza deturpazione degli ambienti.
Ideologie sbagliate di Legambiente, il no a tutto, come se il progresso possa venir fermato, mentre invece occorre imparare la cultura della protezione ambientale.
Meglio una funivia che cento campeggiatori maleducati, che lasciano sul terreno, e per anni , i segni della inciviltà.
Ma questo a Legambiente non interressa !!!!!!!.
A me piace molto l’idea, faccio snowboard e amo le piste Olen di Alagna e Sestina di Cervinia. Pensare di poter fare queste piste in giornata passando per Champoluc è un sogno!
Fa davvero sorridere sentire gente che dice che non deturpa l’ambiente. Gente che ironizza sulle marmotte. Sono stato pochi mesi fa nel Vallone ed è un’area incantata. Perché stravolgerla con piloni, tralicci e sbancamenti? Oltretutto ad Ayas si scia già benissimo ed i problemi della Valle d’Aosta sono altri come, ad esempio, il costo dell’autostrada che mi spinge a venirci il meno possibile.
Senza contare il riscaldamento globale e l’aumento costante dei prezzi per produrre neve artificiale dato che quella naturale scarseggia.
Chi si oppone semplicemente ama la montagna ed il paesaggio: è ormai obbligatorio fare gimkane tra zone sciistiche per potersi godere una settimana di passeggiate d’estate.
Basta, basta, basta.
Ed ai favorevoli non fatemi ridere: dite che non ve ne frega niente del paesaggio, almeno siete coerenti.
E’ un dato di fatto che l’alto adige abbia e stia sviluppando una quantità di impianti ben più elevata della VdA, e non mi si dica che non hanno impatto sul paesaggio: eppure il caso altoatesino è considerato paradigmatico e preso a modello da molti per l’economia montana e l’ecosostenibiità che verrà. Personalmente amo la montagna in solitaria o in coppia, su itinerari dove sogniamo di dovercela sempre cavare da soli, senza tracce senza presenze, come i pionieri,, se voglio salire così sul Monte Bianco scelgo una via dura oppure percorro una via classica ma a novembre: non mi dà fastidio che altri ci vadano con ottiche diverse, e sono anche a favore del numero chiuso. A mio modo di vedere l’impianto va fatto, la montagna è per tutti e quel modello di montagna – in quella zona – va in quella direzione. Ed è bello anche quello. Senza estremismi, e cercando di accapigliarci un po’ di meno sul perché si farà (sono certo che sia stata studiata bene) e un po’ di più sul come si farà (è lì che di solito noi italiani ci incartiamo)
Credo che il progetto, almeno per gli amanti dello sci e per il turismo sia davvero un sogno.Ogni volta che dall’ultimo impianto di Valtour guardo verso il fondo valle e vedo in lontananza Champoluc penso che sarebbe davvero fantastico poter fare una sciata Alagna/Zermatt.Non sono in grado di giudicare quale impatto ambientale possa avere la funivia a due tronconi, di cui si parla per realizzare il collegamento.Soggiorno a Valtournanche da vent’anni e da tempo sento discutere del progetto:in definitiva credo rimarra’ tale(purtroppo)
Per noi skialper i comprensori sono già collegati….🤣🤣🤣🤣
Messaggio per i valligiani favorevoli: “Voi volete arricchirvi sfruttando le ricchezze che la Natura ha generosamente fornito al vostro territorio. Ma la Natura non è una vostra proprietà. E’ un bene Universale che appartiene all’Umanità”
Costo skipass dell’intero eventuale comprensorio?